Spegniamo il bullismo noi ti ascoltiamo

5-6 Marzo 2022

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ DI PROGETTO

Un seminario rivolto a studenti, genitori, docenti ed educatori.

Nel Seminario Tavola Rotonda, avranno parte attiva agenti della Polizia di Stato, esponenti di Associazioni del territorio impegnati nel mondo del volontariato per favorire anche una cittadinanza attiva sulla denuncia dei fenomeni, Atleti professionisti ed Educatori.

Motivazione:

In ottemperanza alle leggi vigenti, il presente progetto vuole mettere in atto delle azioni educative al fine di prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo.

– Finalità:

Promuovere la capacità di riconoscere e rispettare la diversità per stabilire relazioni amicali non discriminanti, interagendo in maniera appropriata in un clima di collaborazione e condivisione.

Special Guests

Campione Olimpico di Ginnastica Artistica

IGOR CASSINA

Campione IFFBB PRO vs Mr. Olimpia

ANDREA PRESTI

Recensione Stampa

Galleria Fotografica

5-6- Marzo 2022, Auditorium Chiesa S. Giuseppe Artigiano, Guidonia Montecelio (RM)

Galleria Fotografica

Luogo Evento

Parrocchia San Giuseppe Artigiano

Indirizzo: Via Giuseppe Mazzini nr. 1 00012 Guidonia Montecelio (RM) Italia

La Città

Il territorio di Guidonia Montecelio con la sua estensione di 79,06 km² sorge a nord est di Roma a pochi chilometri dal Grande Raccordo Anulare nella Sabina romana, idealmente compreso tra le vie Nomentana e Tiburtina.

Orografia

In generale l’area presenta caratteristiche riconducibili a tre tipologie morfologiche principali: le prominenze della parte settentrionale e orientale, in cui ricadono le località di Sant’Angelo Romano, Montecelio, Marcellina e Tivoli, il settore pianeggiante a sud-ovest di Guidonia e la piana alluvionale del fiume Aniene.

  • Gli unici rilievi di una certa entità sono i Monti Cornicolani. Da occidente a oriente troviamo: Monte Patulo (alto 400 m, con la vetta occupata da Sant’Angelo in Capoccia), Poggio Cesi e le due prominenze di Montecelio (una alta 396 m e l’altra, detta Monte Albano, di 370 m di altitudine, ove sorge il complesso conventuale di San Michele). A questi seguono, nella direzione est-ovest: Colle Carcibove (alto 260 m) e Colle Largo (alto 220 m), ai cui piedi sorge il centro di Guidonia; più a est nel territorio di Tivoli si ergono i Monti Tiburtini e Monte Gennaro.
  • La zona sud-occidentale è prevalentemente pianeggiante, con un’ondulazione insignificante ma continua, terreno argilloso e tufaceo, ha gli aspetti tipici dell’Agro Romano, un panorama mai uniforme, movimentato da antiche cave pozzolaniche sprofondamenti del terreno o lievi dossi;
  • Il settore meridionale del territorio comunale è formato da un piano debolmente inclinato in direzione sud: si passa infatti dagli 82–85 m della piana di Guidonia ai 35–40 m lungo l’Aniene. L’area si distingue sia per la presenza del travertino e delle acque sulfuree, sotto forma di sorgenti e affioramenti, sia per la rigogliosa vegetazione delle zone umide e depresse nelle poche aree non contaminate dall’attività umana.
 
Panoramica dei Monti Cornicolani da Villa d’Este a Tivoli (acquerello di Ettore Roesler Franz del 1900)

La composizione geologica del territorio di Guidonia, secondo la Carta Geologica d’Italia redatta dal Servizio Geologico d’Italia,[5] è estremamente variegata e frammentaria.

 
Manifesto storico delle Acque Albule di Tivoli

La valle dell’Inviolata e le aree circostanti il fiume Aniene risultano essere composte da terreno alluvionale[5], mentre il centro abitato sorge su un territorio tufaceo rimaneggiato dal pendio[5] e una vasta area attorno alle sorgenti dell’acqua Albula è formata da travertino (classificazione Tr2)[5].

La via Tiburtina Valeria attraversa nel primo tratto presso la località Albuccione una terreno composto da sabbie silicee, argille e tufo litoide[5]. I Monti Cornicolani sono formati dello stesso materiale, arricchito da tugi grigi stratificati (classificazione ts3)[5]. La parte settentrionale del comune presenta alcuni banchi di calcare (G)[6].

Idrografia

 
Lago della Regina, la maggiore delle due sorgenti che alimentano le terme.

Dei molti laghi, rivi e stagni che arricchivano il territorio di un ambiente e di un clima marino, la vasta opera di bonifica compiuta nei secoli, ha lasciato solo poche tracce. Ne rimane testimonianza nei toponimi che rimandano alla natura paludosa del terreno: Lago dei Tartari, Acque Sparse, Valle Pilella, Pantano, Pantanelle, La Botte, Callarelle, Bollente, Formello[7].

Per quel che concerne i corsi d’acqua che dal settore settentrionale scendono verso valle, essi hanno creato nel tempo incisioni nel terreno più o meno rilevanti e per questo vengono definiti fossi; tra questi, il Fosso dei Prati che scorrendo lungo la piana di Guidonia e tra i due insediamenti abitativi di Villanova e Campo Limpido sfocia nell’Aniene seguendo un andamento pressoché rettilineo, almeno sino in prossimità del Ponte delle Vigne e il Fosso di Marco Simone che scorre parallelo alla via provinciale Palombarese e si arricchisce delle acque di numerosi altri rivi (S. Antonio, Poggio Gentile, S. Lucia, Inviolata e Capaldo).

Nella parte orientale dell’area, l’acqua agisce come elemento costruttore, sia depositando i travertini dalle acque sorgive ricche di calcare, sia lasciando i detriti precedentemente prelevati dalle zone più rilevate. Qui è predominante il fenomeno delle acque termali, con i due laghi delle Colonnelle e della Regina, che alimentano con 3 000 litri al secondo[8] le Terme di Bagni in concessione al limitrofo comune di Tivoli. Devono il loro nome rispettivamente al ritrovamento di colonne di marmo delle antiche terme romane e per la supposta presenza della villa della regina Zenobia.

Poco a nord dei due laghi sulfurei, c’è un sinkhole d’acqua dolce detto Lago di San Giovanni, stretto tra le strade e gli edifici.